
Alla base di tradizioni millenarie come il tantra, l’induismo e il buddismo, lo yoga è una disciplina antichissima che ha origini in India. A tramandare questa disciplina sacra che lega al benessere corpo e spirito (pare che l’origine sanscrito del nome derivi proprio dal termine unire) furono i popoli arii che invasero l’India settentrionale intorno al XX secolo a.C., espandendo dalla regione degli Urali questa conoscenza sacra della salute già spiegata nei Veda, gli antichi testi religiosi da cui derivarono le dottrine induiste, profondamente legate allo yoga.
Oggi lo yoga è ampiamente diffuso in tutto il mondo. Il periodo di sua massima fioritura lontano dall’Asia furono gli anni ’60, quando i figli dei fiori adottarono questo metodo di espansione di coscienza come alternativa agli psichedelici.
Oggi la sua componente spirituale è passata leggermente in secondo piano avendone preso il sopravvento l’aspetto prettamente fisico e i risvolti ginnici capaci di tonificare i muscoli, sciogliere le tensioni articolari e ridurre notevolmente lo stress. Lavorando sulla struttura del corpo, muscoli, ossa e circolazione, gli adepti dello yoga riscontrano benefici anche sugli organi interni e oltre a mantenersi in forma riescono a raggiungere un apprezzabile equilibrio psicofisico. Del resto gli squilibri dovuti alle moderne professioni, le ore passate seduti davanti allo schermo e i gesti ripetitivi vengono annullati dalla pratica giornaliera dello yoga che, anche con brevi sessioni, promette di mantenere in forma allentando lo stress della giornata lavorativa.

Lo scorso 21 giugno si è svolta anche la 6ª Giornata Internazionale dello yoga, istituita nel 2014 dalle Nazioni Unite per mettere in risalto quest’antico sistema di allenamento. Una pratica attualmente molto di moda a giudicare dal successo degli insegnamenti di Lauren Gasser, allenatrice ed esperta di Yoga di origine inglese che propone programmi di yoga ad hoc per gli ambienti lavorativi incentrati su mini sessioni di allenamento focalizzate sullo stretching per impiegati e forza lavoro. L’istruttrice londinese spiega come stando seduti su sedie e divani per ore rischiamo di compromettere irrimediabilmente la nostra salute perché il corpo ha bisogno di continui stimoli per non “ammalarsi” ed è per questo che tramanda alcune semplici posizioni da alternare nel corso delle nostre lunghe “sedute”. Alcune semplici accortezze come cercare di toccare i gomiti ponendo le mani dietro la schiena o cercare di raggiungere le spalle alternando i lati della testa facilmente applicabili che con pochi minuti al giorno possono davvero fare la differenza allontanando pericolose derive fisiche.

La Gasser lavora con diverse aziende nel Regno Unito e organizza blitz di yoga per mantenere la salute dei dipendenti di alcune celebri multinazionali, una professione simile a quella dell’italiana Susy Galante, consulente del benessere, personal trainer e insegnante di meditazione e yoga. Anche lei formatasi in Inghilterra, ha messo a punto un sistema di “meditazione attiva” dedicato alle aziende. Dal suo punto di vista introdurre la pratica dello Yoga al lavoro è un investimento sul lungo periodo visto che anche brevi sessioni giornalieri con i dipendenti aiutano a combattere l’insonnia, allentare la tensione e mantenere un’apprezzabile tonicità fisica. Di rimando la pratica dello yoga evita cali di prestazione dovuti allo stress eccessivo dei dipendenti, alimentando di fatto il rendimento complessivo aziendale. Non tutti del resto hanno il tempo di dedicarsi all’esercizio fisico al di fuori degli orari lavorativi e lo yoga sembra essere la giusta via di mezzo, essendo adatto ad ogni fascia d’età e ad ogni grado di allenamento.
In linea di massima il consiglio per chiunque esegua lavori che lo vedano impegnato davanti al computer per diverse ore è quello di cambiare spesso posizione. Alternare momenti seduti e momenti in piedi. Cercare di fare due passi ogni 45 minuti e anche staccare lo sguardo dallo schermo semplicemente chiudendo gli occhi e respirando profondamente con la tecnica del sette (inspirazioni di 7 secondi ed espirazioni di 7 secondi per 7 volte). Si può fare lo stesso anche guardando fuori dalla finestra, magari fissando le fronde di un albero. Utile anche isolarsi dall’esterno per alcuni minuti con dei tappi per le orecchie. Un breve ritiro interiore che potrebbe essere accompagnato da alcune posizioni Yoga come quelle insegnate dalla Gesser, che porterebbero pace interiore, incrementando il rendimento nel corso della giornata e la salute sul lungo periodo.