
Nel judo, come ogni altra disciplina marziale, esiste una larga varietà di tecniche; ciascuna di loro si adatta a seconda della situazione in pedana.
Queste tecniche vengono divise nelle seguenti tipologie:
- Tecniche di proiezione, dette “NAGE WAZA”
- Tecniche di controllo, dette “KATAME WAZA”
- Tecniche per colpire, dette “ATE WAZA”
Ciascun gruppo di queste tecniche possono essere a loro volta suddivisi in ulteriori sottogruppi.
Le tecniche di proiezione più utilizzate sono quelle di mano (Te Waza), di anca (Koshi Waza) e di gamba (Ashii Waza). Nel primo gruppo, quello delle tecniche di mano, possiamo prendere in considerazione la tecnica della “Caduta dell’albero tarlato“, detta anche “Kuchiki Taoshi”. Si tratta di una tecnica basata sull’utilizzo delle braccia; si prende la gamba dell’avversario dietro al ginocchio e la si spinge indietro con la mano.
Un’altra tecnica di questo gruppo è quella della “ruota sulle spalle“, detta “Kata Guruma”. E’ una tecnica molto usata nel mondo del judo, considerata efficace e spettacolare e fa parte delle tecniche del “Go Kyo“, il metodo di insegnamento principale che elenca le 67 tecniche, 40 classiche più 27 aggiunte successivamente. La tecnica della ruota consiste nell’abbassare la spalla sotto la cintura dell’avversario, caricare tutto il peso del proprio corpo sul piede destro e l’avversario e farlo oscillare sulle spalle, facendolo cadere a terra sul lato sinistro. Bisogna prestare attenzione sul piede sinistro, facendolo rientrare per consentire la caduta dell’avversario sul lato sinistro del proprio corpo.
Tra le tante tecniche di braccia, possiamo anche trovare quella del “lancio caricando sul dorso”, ovvero la “Seoi Nage”. E’ una tecnica che, con le sue molte varianti disponibili, è una delle più diffuse ed amate tra i judoka. Consiste nel caricare l’avversario sul proprio dorso con le ginocchia lievemente piegate e lanciarlo a terra. E’ anche una tecnica molto usata tra i principianti per la facilità della sua esecuzione.
Poi c’è la tecnica del “rovesciamento con presa al tallone”, detta “Kibisu Gaeshi”. Non è una tecnica appartenente al gruppo del Go Kyo e la sua esecuzione consiste nell’abbassarsi con il ginocchio a terra, afferrare il tallone dell’avversario con la mano per effettuare la proiezione.
Poi c’è la tecnica del grande colpo d’anca, il “O Goshi”, che fa parte del gruppo di Koshi Waza. Si tratta di una delle tecniche più usate nel mondo del judo. E’ una mossa che fa perdere l’equilibrio all’avversario caricandolo sull’anca per farlo cadere a terra sul versante opposto.
Infine ci sono le tecniche di gambe, come quella della “grande falciata esterna”, ovvero “O Soto Gari”. Un’altra delle tecniche di gamba più popolari è anche quella della “spazzata sulla gamba avanzata”, la “De Ashi Barai”. Questa è una delle prime tecniche che vengono insegnate al judoka e consiste nel togliere la gamba d’appoggio all’opponente con una falciata del piede, con la coordinazione delle proprie braccia, facendogli perdere l’equilibrio. C’è poi la tecnica della “ruota sul ginocchio”, la “Hiza Guruma”. Con questa tecnica si riesce a far perdere l’equilibrio dell’avversario in avanti per impedirgli di avanzare e bloccare il suo ginocchio destro con una falciata del piede sinistro. In questo modo sarà costretto a cadere a terra, al di sopra del ginocchio bloccato.
Ora che abbiamo visto un pò di tecniche di proiezione, andiamo a vedere un pò di quelle di controllo, ovvero quelle che servono a immobilizzare l’avversario a terra dopo aver usato una tecnica di proiezione. Tra le più popolari possiamo trovare la tecnica dell’immobilizzazione della spalla, la “Kata Gatame”, quella del controllo laterale sui quattro punti, la “Yoko Shio Gatame”. Quest’ultima consiste nell’immobilizzare, con le ginocchia a terra, l’avversario con la mano destra tra le gambe, tirando la cintura. Poi alcune tecniche di strangolamento, dette “Shime Waza”, tra le quali si annoverano le tecniche di strangolamento con l’anca (“Koshi Jime”), strangolamento a due mani (“Ryote Jime”) e strangolamento a spinta (“Tsukkomi Jime”).
Continueremo la nostra analisi in uno dei prossimi articoli. Quelle qui elencate sono soltanto alcune fra le tecniche più utilizzate e amate dai judoka, anche perché il mondo del judo comprende una vastissima quantità di mosse e tecniche da imparare con il passare del tempo, esperienza e pazienza.